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Normativa

L'attuale quadro regolamentare europeo relativo alla circolazione di beni e servizi prevede procedure sempre più orientate ad incentivare un mercato aperto e senza barriere interne.

La direttiva 1999/5/CE (abrogata)

Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea già con la Direttiva 1999/5/CE (pdf), riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità, avevano modificato la precedente disciplina per l'immissione sul mercato che prevedeva l’esame del tipo per la verifica della conformità ai requisiti essenziali, passando a un regime senza esame ex ante da parte di un laboratorio accreditato.

Il nuovo approccio regolamentare ha introdotto procedure di valutazione di conformità sufficientemente snelle per consentire una celere immissione sul mercato, che, soltanto nel caso di applicazione di norme non armonizzate, disponevano l’intervento dell’organismo notificato.

Tale direttiva è stata recepita nell'ordinamento nazionale mediante il Decreto legislativo 9 maggio 2001 n. 269 (pdf), che ha anche posto le basi per la sorveglianza del mercato definendo infrazioni e sanzioni, ed è stato attuato con il Decreto 30 ottobre 2002 n. 275 (pdf) “Regolamento concernente la sorveglianza ed i controlli sulle apparecchiature radio e sulle apparecchiature terminali di telecomunicazione“

Nel suo periodo di applicazione, tuttavia, la Direttiva 1999/5/CE ha evidenziato diverse criticità e conseguentemente, a livello comunitario, è stata decisa la sua sostituzione. Per risolvere le criticità individuate, si è reso necessario quindi adattare la citata direttiva alla decisione 768/2008/CE (pdf) del Parlamento europeo e del Consiglio e, per quanto attiene alle norme riguardanti i principi generali della marcatura CE, l'accreditamento degli organismi di valutazione della conformità, la vigilanza del mercato dei prodotti e i controlli sui prodotti provenienti dai paesi terzi, a quanto stabilito nel regolamento (CE) n. 765/2008 (pdf) del Parlamento europeo e del Consiglio.

La Direttiva RED 2014/53/UE

Successivamente è stata emanata la Direttiva RED 2014/53/UE (pdf) 16 aprile 2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente l'armonizzazione delle legislazioni del degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio che abroga la direttiva 1999/5/CE.

La Direttiva RED fissa i requisiti essenziali in termini di protezione della salute umana e animale, nonché di protezione dei beni e di uso efficace dello spettro radio anche al fine di evitare interferenze, introduce un nuovo quadro regolamentare per l'immissione sul mercato europeo delle apparecchiature radio.

Le innovazioni apportate dalla direttiva RED rispetto alla direttiva 1999/5/CE sono indicate nella scheda di approfondimento (pdf)

Con il decreto legislativo 22 giugno 2016, n. 128, entrato in vigore il 15/07/2016, pubblicato sulla GU Serie Generale n.163 del 14-07-2016, è stata recepita in Italia la direttiva 2014/53/UE.

Sulla Gazzetta Ufficiale – Serie generale N. 147 del 26 giugno 2017, è stato pubblicato il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 7 aprile 2017, n. 101, recante “Regolamento concernente la sorveglianza ed i controlli sulle apparecchiature radio ai sensi dell'articolo 39, comma 2, del decreto legislativo 22 giugno 2016, n. 128. (entrata in vigore l’11 luglio 201).

Il regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio è stato modificato dal regolamento 2019/1020/UE. Si veda anche la comunicazione della Commissione europea contenente “Orientamenti per gli operatori economici e le autorità di vigilanza del mercato sull'attuazione pratica dell'articolo 4 del regolamento (UE) 2019/1020 sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti”


Attività di sorveglianza sul mercato 

Il compito di svolgere la sorveglianza sul mercato è affidato a:

Nell’ambito della procedura tecnico e amministrativa prevista dal decreto ministeriale 25 febbraio 2002, n. 84 per l’accreditamento, l’attività di ispezione, verifica e controllo dei laboratori è svolta da ispettori ministeriali, iscritti nell’apposito Albo, tenuto dalla DGTCSI - ISCTI.

È inoltre possibile consultare la lista delle apparecchiature radio risultate conformi alle verifiche tecniche effettuate presso l’EUROLAB RADIO (pdf) dell’Istituto Superiore CTI nell’ambito dei controlli dei requisiti essenziali.

L'attività di sorveglianza, svolta ai sensi del Decreto ministeriale 7 aprile 2017, n. 101, viene effettuata in collaborazione con la Polizia postale e delle comunicazioni, restando ferma la possibilità che anche altri esponenti di pubbliche autorità possano svolgere, nell'ambito dei compiti istituzionali, controlli su apparati individuati dalla normativa.

Commissione Tecnico-Consultiva (CTC)

La Commissione tecnico-consultiva è stabilita dall’articolo 39, comma 3, del decreto legislativo 22/06/2016 n. 128 recante “Attuazione della Direttiva 2014/53/UE concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/05/CE”.

Nell’ambito della procedura tecnico e amministrativa prevista dal decreto ministeriale 25 febbraio 2002, n. 84, tale Commissione ha il compito di fornire il parere per rilascio dell’accreditamento e del rinnovo dell'accreditamento dei laboratori di prova, di cui si avvale l’Amministrazione per lo svolgimento della sorveglianza sul mercato di apparecchiature radio.

Commissione Consultiva Nazionale (CCN)

La Commissione Nazionale Consultiva Nazionale è prevista dall’articolo 44 del decreto legislativo 22/06/2016 n. 128 recante “Attuazione della Direttiva 2014/53/UE concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/05/CE”.

Tale Commissione ha il compito di fornire pareri sull'applicazione delle disposizioni contenute nello stesso decreto legislativo.

La Commissione opera senza soluzione di continuità e, sin dalla precedente composizione di cui al già articolo 14 del decreto legislativo n. 269/2001 abrogato a seguito del decreto legislativo 128/16.

Essa esprime, sulle materie di sua competenza, alcune centinaia di pareri l'anno. Nell'ambito di tale attività riguardante la sorveglianza del mercato delle apparecchiature radio, emette pareri e formula indicazioni di indirizzo su casi sottoposti da parte degli organi territoriali ministeriali, di enti di controllo comunitari, di produttori e di cittadini, a seguito di riunioni con i rappresentanti delle Direzioni Generali interessate e della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Nella stessa sede si affrontano anche i problemi derivanti dallo svolgimento di campagne di controlli tecnici nel settore degli apparati radio.

Immissione sul mercato di apparecchiature radio

Informazioni utili

Al fine di fornire un utile supporto ai produttori e responsabili dell’immissione sul mercato si rende disponibile il link per la RED Guide predisposta dalla Commissione europea e le indicazioni per la compilazione della dichiarazione di conformità (allegato VI Direttiva RED)

Si rende disponibile anche al link per il regolamento di esecuzione 2017/1354/UE (pdf)- che specifica, per il fabbricante, come presentare le informazioni necessarie ai sensi dell’articolo 10 comma 10 della direttiva 2014/53, in merito ad eventuali restrizioni per la messa in servizio - e al relativo chiarimento (pdf) fornito dai servizi della Commissione europea.

Si richiama l'attenzione anche sulla nuova Guida Blu e sui documenti forniti dalla Commissione europea, relativi alla tracciabilità dei prodotti radio e degli obblighi degli operatori economici.


Unità organizzativa: Divisione VI - Controllo emissioni radioelettriche. Autorità di sorveglianza sugli apparati radio

Ufficio competente per adozione provvedimento finale: Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica - Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione

Strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale avverso il provvedimento
ricorso in opposizione
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
n alternativa ricorso giurisdizionale amministrativo davanti al TAR Lazio

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