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Il Gruppo dei Sette (G7) è un forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Al Gruppo partecipa anche l’Unione Europea, rappresentata ai vertici dal Presidente del Consiglio europeo e dal Presidente della Commissione Europea.

Negli anni il forum ha progressivamente ampliato i suoi obiettivi. Da incontro ad hoc per discutere le sfide finanziarie si è trasformato in una sede più formale per affrontare le principali questioni globali, con incontri tematici dei ministri competenti.

Il G7 opera senza una struttura organizzativa permanente. Ogni anno, a partire dal 1° gennaio, uno degli Stati membri assume a rotazione la guida del Gruppo e dal 1° gennaio 2024 l’Italia ha assunto la presidenza che terminerà il 31 dicembre di quest’anno.

Gli incontri ministeriali si sono aperti a Verona il 14 marzo con la riunione dei ministri dell’industria, tema che è così stato riportato al centro del dibattito internazionale come non succedeva da sette anni.

Sulla base degli obiettivi fissati nella Dichiarazione Ministeriale (pdf) adottata in questa sede, è, poi, stata organizzata una seconda Ministeriale a tema Industria e Innovazione Tecnologica, il 10 ottobre a Roma.

 


Indice


 

Ministeriale Industria e Innovazione Tecnologica

Negli ultimi anni si è assistito ad una profonda accelerazione nell’integrazione delle nuove tecnologie nel mondo produttivo e, quindi, nell’industria. La Presidenza italiana ha inteso assicurare che lo sviluppo e l’adozione di tecnologie di nuova generazione sia funzionale ad un concreto incremento della produttività e della competitività dei nostri sistemi industriali. Al contempo, è necessario assicurare che l’adozione delle nuove tecnologie a livello globale risponda a criteri di democraticità e eticità nonché di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Data tale prospettiva, gli incontri dei gruppi di lavoro e dei Ministri dell’industria e delle tecnologie hanno, quindi, affrontato alcuni fondamentali temi di carattere generale.

Ministeriali 2024

Prima ministeriale - Verona e Trento
14-15 marzo 2024

 

Seconda ministeriale - Roma
10 ottobre 2024

 

Accompagnare la trasformazione digitale dell’industria: Intelligenza Artificiale ed altre tecnologie emergenti

In primo luogo, la discussione dei Ministri si è focalizzata sul coordinamento delle azioni volte a consolidare e accompagnare la trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale, con l’obiettivo di governare i rischi derivanti dall’adozione delle nuove tecnologie e di sfruttarne a pieno i benefici in termini di produttività. Questo con particolare riferimento ai due grandi filoni delle nuove tecnologie attualmente in fase di sviluppo e implementazione dal punto di vista di strumento a servizio delle imprese, ovvero l’Intelligenza Artificiale e le Quantum Technologies.

Nell’incontro di Verona, la presidenza italiana è stata, così, incaricata di redigere un report (pdf) sui fattori trainanti e le problematiche comuni sperimentati dalle imprese, e in modo particolare dalle micro e PMI, che presentasse un insieme di best practices per indirizzare la promozione e l’adozione di questa tecnologia da parte delle nazioni.

Il report è stato presentato durante la seconda riunione ministeriale di Roma.

L’altro grande tema affrontato è quello delle Quantum Technologies (QT), di cui è stata riconosciuta l’importanza in quanto tecnologie che promettono di fornire nuovi metodi per raccogliere, trasmettere ed elaborare le informazioni, con potenziali ricadute in diversi settori industriali. È evidente come in tale contesto, la cooperazione internazionale e il maggiore scambio di informazioni a livello di paesi G7 sia centrale e di fondamentale importanza.

Al riguardo, il 31 ottobre 2024 il MIMIT ha organizzato il Workshop G7 sulle Quantum Technologies in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, in cui autorevoli esponenti dell’industria, della ricerca e delle Amministrazioni, si sono confrontati sulle applicazioni industriali delle tecnologie quantistiche e sulla necessità di collaborare a livello G7 per tutelare le catene di approvvigionamento che stanno alla base del loro sviluppo.

 

Reti affidabili e sicure, supply chains e altri fattori chiave

La Ministeriale Industria e Innovazione Tecnologica è stata anche l’occasione per approfondire la questione delle supply chain per le tecnologie critiche, considerato l’attuale contesto geopolitico.

La Presidenza italiana ha istituito un Point of Contact Group (PoC), operativo per il 2024. Il PoC costituisce un punto di scambio di informazioni e di best practices per l’industria dei semiconduttori, con l’obiettivo di ampliare la cooperazione sulle priorità della ricerca industriale precompetitiva per garantire che i settori critici rimangano innovativi, come richiede la concorrenza globale; il PoC ha lavorato anche per ampliare l’impegno per la diversificazione delle catene di approvvigionamento nei settori critici e per valutare l’attuazione di quadri di affidabilità per garantire che i prodotti derivanti dalle catene di approvvigionamento critiche siano acquistati e prodotti secondo principi comuni.

Il confronto G7 è poi proseguito, sulla scorta del lavoro avviato negli anni precedenti, sul tema delle reti globali di comunicazione. È stato, infatti, sottoscritto il “Joint Statement on Cable Connectivity for secure and resilient digital communication networks” (pdf), allegato alla Dichiarazione Ministeriale, in cui è riaffermata la volontà dei Paesi G7 a collaborare nello sviluppo della rete di cavi sottomarini aumentandone la resilienza e la sicurezza, nonché individuando nuove rotte e tenendo nel dovuto conto l’impatto ambientale di queste infrastrutture.

In linea con i lavori della Presidenza giapponese, è stato ribadito l’impegno per la promozione di un uso responsabile, sicuro e sostenibile dello Spazio.

 

Sviluppo sostenibile e inclusivo

I rischi e le potenzialità delle nuove tecnologie, ed in particolare dell’Intelligenza Artificiale, per lo sviluppo globale e dei Paesi in via di Sviluppo non potevano non essere oggetto di approfondito dibattito, ormai acquisita la consapevolezza circa il ruolo cruciale di tale tecnologia nell’accelerazione della crescita e del benessere a livello globale e sulla necessità di creare le condizioni per uno sviluppo digitale sostenibile e inclusivo, affinché i benefici delle nuove tecnologie siano condivisi equamente tra tutti i Paesi.

La Presidenza italiana si è, così, impegnata, in collaborazione con le United Nations Development Programme (UNDP), a implementare un AI HUB per lo Sviluppo Sostenibile: un'iniziativa pionieristica destinata a concentrarsi su settori chiave di applicazione dell’Intelligenza Artificiale tra cui agricoltura, salute, infrastrutture, istruzione e formazione, acqua ed energia, in linea con il piano Mattei. L’Hub mira a promuovere partnership strategiche tra imprese dei paesi G7 e le start-up africane, guidando l'innovazione e rafforzando gli ecosistemi di intelligenza artificiale locali per sbloccare nuove opportunità di crescita industriale, progresso tecnologico e progresso sociale (one pager strategy (pdf)).

L'AI Hub ha l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale inclusiva, promuovendo la collaborazione, lo sviluppo delle capacità e lo scambio di conoscenze; l'Hub incarna l'impegno del G7 a "crescere insieme" con i paesi partner, assicurando che l'era digitale contribuisca a un futuro più inclusivo e prospero per tutti.

Nell’ambito del processo di design e implementazione dell’Hub, il MIMIT ha aperto una procedura di consultazione rivolta a tutte le imprese dei Paesi G7, con particolare attenzione a quelle che hanno già intrapreso iniziative imprenditoriali in Africa, nei paesi prioritari del Piano Mattei (Kenya, Marocco, Tunisia, Algeria, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Repubblica del Congo, Mozambico). Numerose le adesioni e le manifestazioni d’interesse pervenute.

Nel frattempo, dalla collaborazione tra MIMIT e UNDP sono scaturiti due programmi pilota che hanno permesso di selezionare start-up africane e relativi progetti, i cui esiti sono descritti nel sito.

In questo percorso di costituzione dell’Hub, vi è un’ulteriore tappa da segnale, ovvero la firma, in occasione della seconda Ministeriale per l’Industria e l’ Innovazione Tecnologica di Roma, tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’UNDP, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) e il Ministero per Affari Esteri e la Cooperazione internazionale di un Memorandum di collaborazione per l’implementazione e il design dell’Al Hub per lo Sviluppo Sostenibile. Tale protocollo d'intesa faciliterà e rafforzerà la collaborazione tra i partecipanti nel processo di costruzione e operatività futura dell’Hub, prevista a partire dal 2025.

Tra le attività realizzate nel contesto dell’AI Hub una particolare menzione va all’organizzazione dell’evento internazionale che si è svolto dall’11 al 13 novembre presso la sede di Innovit a San Francisco, “Growing Together: Building public-private partnerships to boost the AI Revolution”, organizzato dal Ministero per le Imprese ed il Made in Italy, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, INNOVIT, Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital e UNDP, che ha coinvolto imprese operanti nel settore dell’intelligenza artificiale e start-up africane.

Il programma dell’evento (pdf) ha previsto tre sessioni:

Nella prima sessione, intitolata “Artificial Intelligence as a source of competitiveness, innovation and growth: driving factors and challenges of AI adoption among companies”, sono intervenuto le Big Tech mondiali (Salesforce, Meta, Microsoft, AWS, ITIC, CISCO, Google), i rappresentati di istituzioni (MIMIT, US Chamber of Commerce) nonchè i rappresentanti di associazioni di imprese (TechNation e Numeum), discutendo delle difficoltà e gli ostacoli che le piccole e medie imprese possono incontrare nell’adozione di soluzioni basate sull’AI, nonostante il forte incremento di efficienza e produttività che ne può derivare.

Nella seconda sessione, intitolata “The G7 AI Hub for Sustainable Development – Mobilizing Industry Partnership for Growing Together”, che ha visto l’intervento delle start-up africane selezionate attraverso il programma pilota di UNDP, la discussione si è concentrata sugli obiettivi concreti dell’AI Hub for Sustainable Development e dei risvolti pratici suoi obiettivi, quali:

  • Modellare le collaborazioni guidate dal settore privato, attraverso la ricerca e l'advocacy, per sviluppare soluzioni che favoriscano il progresso verso gli SDG in tutta l'Africa.
  • Creare cooperazione e innovazioni del settore privato a vantaggio di risorse critiche di cui i paesi in via di sviluppo hanno bisogno: elaborazione, raccolta di dati e valorizzazione di talenti per forgiare soluzioni di sviluppo sostenibile.
  • Favorire lo scambio di talenti, tramite acceleratori di start-up per guidare la ricerca e l'implementazione di nuovi casi d'uso.
  • Promuovere beni pubblici condivisi per migliorare la trasparenza e accelerare l'innovazione guidata da attori privati in vari settori.

A questa sessione hanno partecipato alcune delle Startup Africane che sono state selezionate da Undp attraverso il primo programma di accelerazione dell’AI HUB.

Nella terza sessione, intitolata “The Emerging Technologies Revolution: how G7 Members, PDBs and DFIs could pave the way for a collaborative investment framework”, ci si è focalizzati sull’importanza di promuovere investimenti su utilizzi etici e responsabili delle nuove tecnologie, non solo nei paesi del G7 ma anche con una forte azione di outreach.

 

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