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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Gruppo Softlab
Settore: ICT-TLC
Numero dipendenti: 955
Data: 14/03/2023

In data 14 febbraio 2023 si è svolto un incontro in presenza e videoconferenza convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy avente ad oggetto il gruppo Softlab. La riunione è stata presieduta dal Coordinatore della Struttura per le crisi d'impresa, Luca Annibaletti. Hanno partecipato: per il MIMIT, il Responsabile della Segreteria tecnica del Sottosegretario Bergamotto, Antonio Tavani, con Antonio Pennati dello stesso ufficio, la Dirigente della Divisione crisi d'impresa, Chiara Cherubini, e il funzionario dello stesso ufficio Giovanni Campobasso; per Invitalia, il Componente della funzione Pianificazione Strategica e Politiche Industriali, Tommaso Cafora; per la Regione Campania, il Dirigente funzioni tecniche, Gennaro Caiazzo; per la Regione Lombardia, il Componente della delegazione di Roma affari generali e supporto gestione crisi aziendali, Antonio Genova; per il gruppo Softlab, l’Amministratore unico, Giovanni Casto, il COO, Simone Angeli, la Responsabile risorse umane, Simonetta Fraioli, la Responsabile operazioni servizi industriali, Renata Roffeni Tiraferri, e il Responsabile progetti finanziati, Claudio Sinibaldi; le Segreterie di CGIL, CISL, FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM, UGL Metalmeccanici e FAILMS, unitamente alle RSU.

Il dott. Annibaletti ha aperto l’incontro chiedendo ai responsabili del gruppo Softlab di presentare il piano industriale adottato per il superamento dello stato di crisi in corso, anche in considerazione dell’avvenuta erogazione del finanziamento di Invitalia attraverso il Fondo GID.

Per il gruppo Softlab, Giovanni Casto ha condiviso una serie di slide che, muovendo dall’attuale situazione, hanno indicato alcuni obiettivi e le relative tempistiche per il quinquennio 2023/2027; in particolare ha illustrato che:

  • Softlab Tech fa parte del gruppo Softlab composto da 19 aziende, con un totale di 955 dipendenti al 28 febbraio 2023 e 65 milioni di euro di valore della produzione (preconsuntivo 2022), che ha registrato una significativa contrazione rispetto a quello 2021 (superiore a 80 milioni di euro) per le difficoltà finanziarie che hanno condizionato negativamente l’attività e causato la perdita di risorse umane qualificate;
  • le attività di Softlab Tech legate all’area IT occupano 348 risorse, distribuite su 6 diverse services nelle sedi di Roma, Milano, Caserta e Maddaloni, in gran parte impegnate in attività di Service Operations (217 risorse in Help Desk & Service Desk e 107 risorse in IT Operations);
  • il valore della produzione dell’area IT nel 2022 si è attestato su circa 24 milioni di euro, con previsione di progressiva crescita sino a raggiungere l’obiettivo di circa 31 milioni di euro nel 2027 e con una clientela rappresentata da soggetti primari, quali Enel, ENI, ACI, Leonardo, Intesa Sanpaolo, PagoPA, RAI, ARIA e FAO;
  • a seguito di aggiudicazione di gare, sono in corso di esecuzione i contratti con RTI, con PagoPA, RAI, Motorizzazione e ACI Informatica per un valore di oltre 16 milioni di euro;
  • le principali azioni previste per il settore IT sono (a) impiego delle nuove tecnologie nell’erogazione dei servizi “core”, (b) interazione con i clienti/utenti attraverso canali voce tradizionali e multicanalità, (c) sharing delle risorse attraverso processi di routing intelligenti, (d) integrazione della piattaforma con i sistemi di Backend ed (e) monitoring continuo dei KPIs;
  • le attività di Softlab Tech legate all’area Industrial Services occupano un totale di 113 risorse, distribuite su 4 diverse practice nelle sedi di Caserta e Maddaloni (Fiber & Maintenance 35 dipendenti; Smart Factory 35 dipendenti; Paperless 31 dipendenti; Serigrafia 9 dipendenti; Sviluppo Mercato 3 dipendenti);
  • relativamente al settore Fiber (subappalti per la posa di fibra ottica), 9 risorse sono occupate a Modena per un appalto di ZTE con durata da gennaio a marzo 2023, 30 risorse saranno occupate a Frosinone per un appalto di InPower con decorrenza da marzo 2023, mentre un numero di risorse ancora da definire sarà occupato in Campania per un appalto di SIRTI con decorrenza da maggio 2023;
  • gli investimenti necessari al corretto avvio delle attività dell’area Industrial Services di Softlab Tech sono stati interrotti nel corso del 2022 a causa della scarsa disponibilità di risorse finanziarie e, sempre in quest’area, è previsto sia il maggiore uso di ammortizzatori sociali, sia lo spostamento di dipendenti tra attività per arrivare alla piena saturazione dell’organico entro fine 2023;
  • Softlab Tech è stata autorizzata a ricorrere alla CIGS per il periodo da gennaio a dicembre 2023. Le risorse interessate all’ammortizzatore sociale sono 197. Nei primi due mesi del 2023 l’uso della CIGS in Campania ha interessato il 42% delle ore lavorabili dei dipendenti. Nel mese di marzo l’azienda stima di ridurre il ricorso alla CIGS a meno del 40% delle ore lavorabili. Non vi è più ricorso alla CIGS per le sedi di Roma e Milano. La previsione è quella di arrivare in Campania al 25% di CIGS entro la metà del 2023 fino a zero entro la fine dell’anno in corso;
  • complessivamente, nel quinquennio 2023/2027 è prevista una progressiva crescita del numero totale dei dipendenti dell’area Industrial Services, passando dagli attuali oltre 580 a circa 690 nel 2027, anche grazie allo sviluppo della commercializzazione dei due sistemi EnD-e “Quadro” e “Universale” della Smart Factory, a cui potranno aggiungersi gli esiti della prototipazione rapida in atto di altri prodotti quali Smart Changer, Smart Mirror e sistemi di energy storage fotovoltaici.

Giovanni Casto ha precisato che ci dovrà essere un aggiornamento del piano in argomento, a causa dell’attuale congiuntura macroeconomica e delle tempistiche per la conclusione dell’istruttoria di accesso al Fondo GID più lunghe del preventivato. Ha aggiunto che detto aggiornamento sarà prima presentato a Invitalia per la necessaria condivisione e accettazione, per poi poter essere illustrato alle altre Istituzioni e alle parti sociali. A specifica domanda di Luca Annibaletti e delle Organizzazioni Sindacali, ha dichiarato che gli investimenti con i fondi ricevuti da Invitalia si concentreranno sulle risorse umane. Sulla bassa marginalità delle attività di subappalto per la posa di fibra eccepita dalle Organizzazioni Sindacali, ha chiesto l’intervento dell’ingegner Migliaccio di Softlab il quale ha dichiarato che, grazie all’esperienza acquisita con le commesse ZTE a Modena, è stata predisposta un’offerta di filiera completa che consente a Softlab Tech - unitamente al consorzio PESC per certificazioni e sicurezza sul lavoro - di concorrere validamente nel settore, certamente molto competitivo, ma con grande richiesta di imprese esecutrici da parte della committenza. Renata Roffeni Tiraferri ha riferito che è stata richiesta alla Regione Campania l’apertura di un tavolo dedicato alla formazione professionale per i dipendenti in CIGS.

Le Organizzazioni Sindacali hanno considerato insufficienti le indicazioni ricevute dall’azienda sul piano di risanamento, lamentando incongruenze e l’assenza di risposte reali e verificabili. Hanno evidenziato l’importanza di capire come saranno affrontati gli oneri per la restituzione del finanziamento a Invitalia. Hanno inoltre chiesto di avere dettagli sulle interlocuzioni in atto con i potenziali investitori, di cui aveva parlato la società nei precedenti incontri. Hanno espresso perplessità sulla capacità della società di riuscire a sostenere le marginalità molto ridotte del settore dei subappalti. Hanno chiesto anche di avere certezze sul pagamento degli stipendi successivamente al mese in corso e sul pagamento delle spettanze arretrate. In merito, hanno inoltre fatto presente di aver ricevuto segnalazioni da alcuni lavoratori che alcune retribuzioni e non e spettanze arretrate non sono state ancora saldate. Hanno espresso perplessità sul raggiungimento del pieno utilizzo degli addetti senza ricorso alla CIGS entro dicembre 2023 e sottolineato che permane il ricorso alla CIGS. Inoltre, anche il percorso di formazione dei lavoratori appare poco chiaro e appena in itinere e non sono state fornite indicazioni sugli investimenti industriali da effettuare con le risorse del Fondo GID.

Per Invitalia, Tommaso Cafora ha premesso per chiarezza che il Fondo GID è stato introdotto a seguito della pandemia per concedere prestiti finalizzati a sostenere la ripresa o la continuità a grandi imprese. Ha quindi aggiunto che, nel caso di specie, la domanda è stata presentata solo da Softlab Tech, il cui programma di sviluppo è stato valutato e discusso ampiamente, e che il finanziamento da restituire è stato concesso all’esito positivo dell’istruttoria sul percorso di risanamento e rilancio presentato dalla società. Ha comunicato che Invitalia ha incontrato i rappresentanti di Softlab anche per un confronto sul Fondo di Salvaguardia.

Dopo aver acquisito espressa disponibilità da Giovanni Casto, Luca Annibaletti ha comunicato che il MIMIT inviterà il gruppo Softlab a un incontro ristretto sui temi della governance e dell’allargamento a nuovi investitori, all’esito del quale seguirà la convocazione della prossima riunione del tavolo ministeriale.

 

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