Finanziamenti agevolati da parte dei confidi ai sensi della legge 27 dicembre 2013 (articolo 1, comma 54)
A seguito dell’adozione del nuovo Regolamento (UE) 2023/ n. 2831 della Commissione, del 13 dicembre 2023, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis», l’Amministrazione ha proceduto a creare nuove versioni dei CAR di riferimento degli interventi attuati per tramite dei confidi ai sensi dell’articolo 1, comma 54, della legge 147/2013, come da specifiche di cui all’avviso di seguito riportato.
- Avviso (PDF)
Cos'è
Il decreto-legge 27 gennaio 2022 (articolo 10-bis, comma 1) dispone che i confidi possano utilizzare le risorse erogate in attuazione della legge 27 dicembre 2013 (articolo 1, comma 54) per concedere, oltre a garanzie e nei limiti di quanto consentito dalla normativa di settore applicabile, finanziamenti agevolati a piccole e medie imprese operanti in tutti i settori economici.
Con decreto 9 dicembre 2022 sono stati definiti condizioni e criteri per la concessione di questi finanziamenti.
Note
Il decreto-legge 27 gennaio 2022 n. 4 è stato convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25.
Per la disciplina dell'attività di garanzia collettiva dei fidi vedi articolo 13, comma 1, del decreto-legge 30 settembre 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326.
Condizioni per l’erogazione del credito agevolato
I confidi vigilati, iscritti dell’albo degli intermediari finanziari di cui all’articolo 106 del TUB, ai quali siano state assegnate in gestione risorse in attuazione dell’articolo 1, comma 54, della legge 147/2013, possono procedere all’erogazione di finanziamenti a valere sulle risorse pubbliche, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, alle condizioni e entro limiti previsti dal decreto stesso, subordinatamente all’avvenuto accreditamento quali soggetti concedenti relativamente alla misura di aiuto nei Registri aiuti di Stato (si veda infra sottosezione agevolazione).
I confidi minori, iscritti all’elenco di cui all’articolo 112 del TUB, che intendano intraprendere l’attività di erogazione di credito diretto a valere sulle risorse pubbliche devono possedere i seguenti requisiti economico-patrimoniali e organizzativi, così come dettagliati dall’articolo 6 del decreto:
- patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, non inferiore ad euro 3.000.000,00 (tremilioni/00);
- indicatore di adeguatezza patrimoniale, calcolato sulla base dei dati dell’ultimo bilancio approvato, non inferiore al 15 (quindici) per cento;
- adozione e pubblicazione sul proprio sito web di un regolamento in materia di credito che descriva adeguati processi di concessione, gestione e monitoraggio del credito, dando evidenza delle specifiche competenze e responsabilità, nel rispetto dei requisiti minimi previsti nello schema reso disponibile ai sensi dell’articolo 7, comma 1 del decreto;
- Fermo restando il rispetto dei requisiti di onorabilità stabiliti dall’articolo 3 decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 23 novembre 2020, n. 169, gli organi competenti dei confidi minori sono tenuti ad effettuare nei confronti dei propri esponenti la valutazione dei criteri di correttezza e, limitatamente ad almeno il 25 (venticinque) percento degli esponenti, dei criteri di competenza di cui, rispettivamente, agli articoli 4 e 10 medesimo decreto 23 novembre 2020, n. 169.
I confidi minori sono tenuti, inoltre a:
- dare evidenza nella nota integrativa delle operazioni di erogazione di credito effettuate ai sensi del presente decreto e l’impatto di tali operazioni sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del confidi minore, in conformità agli schemi di bilancio per gli intermediari non IFRS e secondo le direttive emanate dall’Organismo;
- depositare il bilancio in formato Xbrl presso il Registro delle imprese;
- rispettare gli obblighi di trasparenza di cui alle disposizioni attuative dell’articolo 127, comma 02, del TUB, fatto salvo quanto di seguito previsto: i. nella pubblicità e nell’informativa precontrattuale sulle condizioni economiche del finanziamento è indicata la quota massima di risorse pubbliche utilizzabile rispetto al totale dell’importo finanziato e che il costo del finanziamento, in ragione della presenza di tali risorse, è inferiore a quello che sarebbe stato applicato a condizioni di mercato; ii. nell’informativa di cui al punto i. è altresì indicato che il finanziamento è erogato in base a una specifica autorizzazione annotata nell’elenco di cui all’articolo 112, comma 1, del TUB, di cui sono riportati gli estremi anche nel sito internet del confidi minore; iii. su richiesta del cliente è fornita, in forma scritta o mediante altro supporto durevole, una comunicazione riepilogativa del rapporto.
Il confidi minore in possesso dei requisiti sopra citati, ai fini dell’erogazione di credito diretto a valere sulle risorse pubbliche, deve essere a ciò specificamente autorizzato, presentando istanza di autorizzazione all’Organismo confidi minori (OCM), con le modalità previste dall’articolo 7 del decreto.
Ottenuta la predetta autorizzazione, il confidi minore potrà procedere all’erogazione dei finanziamenti con le modalità ed entro i limiti previsti dal decreto, subordinatamente all’avvenuto accreditamento quale soggetto concedente rispetto alla misura di aiuto Registri aiuti di Stato (si veda infra sottosezione agevolazione).
Caratteristiche dei finanziamenti concedibili
A valere sulle risorse erogate in attuazione dell’articolo 1, comma 54, della legge n. 147 del 2013, i confidi possono concedere, alle piccole e medie imprese (PMI) operanti in tutti i settori economici, finanziamenti agevolati aventi le caratteristiche indicate dall’articolo 3 del decreto, tra le quali le seguenti:
- l’importo del finanziamento agevolato, ove erogato dai confidi minori, non è superiore a euro 100.000,00 (centomila/00);
- la quota parte del finanziamento agevolato concesso a valere sulle risorse di cui all’articolo 1, comma 54, della legge n. 147 del 2013 non è superiore all’80 (ottanta) per cento dell’importo del finanziamento;
- sono regolati a un tasso di interesse pari a zero;
- il limite massimo del credito erogabile a valere sulle risorse pubbliche per singola PMI beneficiaria è pari al 5 (cinque) per cento dell’ammontare delle risorse assegnate al confidi in attuazione dell’articolo 1, comma 54, della legge n. 147 del 2013;
- la quota residua del finanziamento, non inferiore al 20 (venti) per cento dell’importo del finanziamento, deve essere concessa a valere su risorse proprie del confidi, per le quali il confidi non può avvalersi di strumenti di mitigazione del rischio a valere su risorse pubbliche. Su tale quota il confidi può applicare un tasso di interesse per la remunerazione del rischio assunto a proprio carico;
- sull’intero importo del finanziamento, il confidi può applicare una commissione a copertura dei costi amministrativi di istruttoria e di gestione dell’operazione finanziaria, nel limite massimo dello 0,5 (zero virgola cinque) per cento dell’importo del finanziamento;
- i finanziamenti agevolati non possono essere concessi a fronte di operazioni di consolidamento di passività finanziarie a breve termine o di rinegoziazione di passività finanziarie a medio-lungo termine.
Beneficiari finali dell’intervento
Beneficiari dell’intervento sono le piccole e medie imprese (PMI) operanti su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori di attività economica.
Ai fini dell’accesso all’intervento pubblico le suddette PMI devono:
- risultare iscritte al Registro delle imprese;
- risultare classificate di micro, piccola e media dimensione secondo quanto previsto nell’allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014 e tenuto conto delle indicazioni operative riportate nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 12 ottobre 2005, recante “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese”;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in stato di scioglimento o liquidazione.
Agevolazione
L’agevolazione è concessa nei limiti di quanto previsto dai Regolamenti de minimis vigenti e in particolare:
- Regolamento (UE) n. 1407/2013, in favore delle imprese che operano nei settori diversi dalla produzione primaria di prodotti agricoli e dalla pesca e acquacoltura;
- Regolamento (UE) n. 1408/2013, in favore delle imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
- Regolamento (UE) n. 717/2014, in favore delle imprese che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura.
Per la corretta individuazione del campo di applicazione dei diversi citati regolamenti de minimis, sarà in ogni caso necessario fare riferimento alle rispettive pertinenti disposizioni.
Ai fini del calcolo dell’ammontare delle agevolazioni, in termini di equivalente sovvenzione lordo (ESL), si applica la metodologia di cui alla Comunicazione della Commissione Europea relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02). È utilizzato il tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni, determinato applicando al tasso di base una maggiorazione in termini di punti base, a seconda del rating delle PMI beneficiarie, conformemente a quanto previsto dalla predetta Comunicazione.
Per il calcolo dell’ESL in applicazione della metodologia di cui alla Comunicazione CE (2008/C 14/02), il confidi può utilizzare lo strumento di calcolo di seguito riportato.
Modello per il calcolo ESL
Indicazioni per l’utilizzo del Modello di calcolo
Il confidi è tenuto, inoltre, ai fini dell’adozione della delibera di concessione del finanziamento, alla registrazione dell’aiuto sviluppato a fronte del finanziamento concesso nei Registri aiuti di Stato, secondo le rispettive modalità di funzionamento.
L’efficacia dell’agevolazione concessa è condizionata alla preventiva registrazione dell’aiuto sviluppato a fronte del finanziamento agevolato concesso nel competente Registro Aiuti di Stato e in particolare:
- Registro Nazionale Aiuti (RNA), gestito dal Ministero dello sviluppo economico, per gli aiuti concessi ai sensi del Reg. (UE) 1407/2013;
- Registro SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale), gestito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per gli aiuti concessi ai sensi del Reg. (UE) 1408/2013;
- Registro SIPA (Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura), gestito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per gli aiuti concessi ai sensi del Reg. (UE) n. 717/2014.
Ciascun confidi, in accordo alla disciplina della misura agevolativa, ai fini dell’operatività del fondo rischi, dovrà accreditarsi ai Registri aiuti di Stato, nella qualità di soggetto concedente, mediante specifica richiesta (una per ciascun Registro aiuti), da inoltrare a mezzo PEC all’indirizzo
Si specifica che, tale richiesta dovrà essere presentata anche dai confidi già accreditati quali soggetti concedenti rispetto alla misura di aiuto di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il decreto dell’economia e delle finanze del 3 gennaio 2017 (garanzie agevolate).
La richiesta, deve riportare nell’oggetto la seguente dicitura: “Finanziamenti erogati a valere su risorse pubbliche in gestione - Richiesta di accreditamento al Registro nazionale aiuti di Stato (RNA) CAR 28664 [se la richiesta riguarda il RNA]; al Registro aiuti di Stato SIAN CAR 1008320 [se la richiesta riguarda il Registro SIAN]; al Registro aiuti di Stato SIPA CAR 10044 [se la richiesta riguarda il Registro SIPA].
La richiesta dovrà contenere l’individuazione dell’Ufficio gestore del bando (il confidi) in relazione al quale verrà abilitato un unico soggetto in qualità di Amministratore Ufficio Gestore che potrà successivamente provvedere alla creazione delle ulteriori utenze necessarie al fine dell’alimentazione del Registro.
Nello specifico, nella richiesta è necessario inserire le seguenti informazioni obbligatorie:
Ufficio GESTORE
- Codice Fiscale del Confidi (Ente di appartenenza dell’Ufficio)
- Denominazione Ente di appartenenza dell’Ufficio
- Denominazione completa dell’Ufficio
- Telefono di riferimento
- mail di riferimento (indirizzo mail generale)
- Link alla sezione “Trasparenza” del sito web ufficiale del Confidi, predisposta al fine di adempiere agli obblighi in tema trasparenza previsti dal d.lgs. 33/2013, così come specificati dalla determinazione ANAC n. 1134 dell’8/11/2017.
Utente AMMINISTRATORE
- Codice Fiscale Utente
- Nome e Cognome Utente
- mail di riferimento (mail aziendale del soggetto).
NB Se il confidi è già abilitato ad operare nei Registri aiuti RNA, SIAN e SIPA con riferimento al regime di aiuti sotto forma di garanzia, si prega di indicare l’utente amministratore già abilitato ad operare su tale regime.
Soltanto ai fini dell’accreditamento ai Registri Aiuti SIAN e SIPA, alla richiesta dovrà essere allegato il file excel “template base”.
Una volta accreditati, i confidi potranno procedere a operare sui Registri aiuti, secondo le regole di funzionamento degli stessi.
Per informazioni relative alle modalità di funzionamento dei Registri aiuti, il confidi potrà fare riferimento alle Amministrazioni e agli Uffici competenti alla relativa gestione e ai canali di assistenza deputati.
Elenco dei confidi gestori che hanno attivato l’operatività per la concessione di finanziamenti agevolati
Di seguito l’elenco dei confidi assegnatari di risorse pubbliche in gestione ai sensi dell’articolo 1, comma 54, della legge 147/2013 che, in attuazione delle disposizioni DM 9 dicembre 2022, hanno attivato l’operatività relativa alla concessione di credito agevolato in favore delle PMI.
L’elenco è aggiornato al 04/10/2023 e può subire variazioni in aumento o in diminuzione sulla base delle scelte di operatività dei confidi gestori e delle vicende relative ai rapporti tra Amministrazione e confidi gestori.
Normativa
Nella concessione dei finanziamenti agevolati i confidi dovranno attenersi - oltre a quanto disposto dal decreto 9 dicembre 2022 - a quanto previsto dalla normativa di seguito riportata.
Normativa UE
- Comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02) (pdf)
- Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo agli aiuti “de minimis” (pdf)
- Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo agli aiuti “de minimis” nel settore agricolo (pdf)
- Regolamento (UE) n. 717/2014 della Commissione del 27 giugno 2014, relativo agli aiuti “de minimis” nel settore della pesca e dell’acquacoltura (pdf)
Normativa nazionale
- Legge 7 agosto 1990, n. 241 recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modifiche ed integrazioni
- Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 recante “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modifiche ed integrazioni
- Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 recante “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136” e successive modifiche e integrazioni
- Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” (pdf)
- Determinazione ANAC n. 1134 del 8/11/2017 e allegato (pdf)
- Decreto direttoriale 3 aprile 2024 – Linee Guida per il recupero dei crediti pubblici e per il rimborso delle spese legali
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