Il diritto di recesso si applica ai contratti negoziati fuori dei locali commerciali oppure è stato esteso anche agli acquisti nei locali?
Il diritto di recesso può essere esercitato solo per contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dei locali commerciali (art. 52 del Codice del Consumo), pertanto non può essere esercitato nel caso di acquisti effettuati in negozio.
Il diritto di recesso è esteso nel tempo?
Il periodo per poter esercitare il diritto di recesso è di norma di quattordici giorni.
Il periodo di recesso di quattordici giorni è prolungato a trenta giorni, per i contratti conclusi nel contesto di visite non richieste di un professionista presso l'abitazione di un consumatore oppure di escursioni organizzate da un professionista con lo scopo o con l'effetto di promuovere o vendere prodotti ai consumatori. Tale disposizione non si applica ai contratti conclusi nel contesto di visite domiciliari da parte di un professionista, richieste da un consumatore e non organizzate dal medesimo in forma collettiva. (Vedi art. 52 Codice del consumo).
Il periodo di recesso, inoltre, è esteso nel caso in cui il professionista non abbia adempiuto all’obbligo di informare il consumatore sull’esistenza del medesimo diritto, in violazione dell’art. 49, comma 1, lett. h) del Codice del consumo. In tale ipotesi il termine per il suo esercizio è esteso a dodici mesi, ulteriori rispetto ai 14 giorni iniziali.
Se il professionista fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso entro dodici mesi dalla conclusione del contratto (o in determinati casi da quando è acquisito il possesso) il periodo di recesso termina quattordici giorni dopo il giorno in cui il consumatore è stato informato (Vedi art. 53 del Codice del consumo).
Sono previste delle eccezioni al diritto di recesso?
Sì, il diritto di recesso per i contratti a distanza e i contratti negoziati fuori dei locali commerciali è escluso, ad esempio, relativamente a:
- la fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
- la fornitura di beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni;
- i contratti in cui il consumatore ha specificamente richiesto una visita da parte del professionista ai fini dell'effettuazioni di lavori urgenti di riparazione o manutenzione. Se, in occasione di tale visita il professionista fornisce servizi oltre a quelli specificamente richiesti dal consumatore e beni diversi dai pezzi di ricambio necessari per effettuare la manutenzione o le riparazioni, il diritto di recesso si applica a tali servizi o beni supplementari.
- i contratti per la fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l'esecuzione è iniziata e, se il contratto impone al consumatore l'obbligo di pagare, qualora:
- il consumatore abbia dato il suo previo consenso espresso a iniziare la prestazione durante il periodo di diritto di recesso;
- il consumatore abbia riconosciuto di perdere così il proprio diritto di recesso;
- il professionista abbia fornito la conferma conformemente all'articolo 50, comma 2, o all'articolo 51, comma 7 del codice del consumo.
(Per l'elenco completo vedi art. 59 del Codice del consumo)
I contratti di modesta entità negoziati fuori dei locali commerciali sono contemplati dalle norme nazionali in materia di diritto di recesso? Indicazioni sul limite previsto dalla legislazione nazionale
Le norme nazionali in materia di diritto di recesso NON si applicano ai contratti di modesta entità negoziati fuori dei locali commerciali (articolo 47, comma 2, del Codice del consumo). Ai fini della qualificazione di un “contratto di modesta entità”, il limite previsto dalla legislazione nazionale è pari a 50 euro, conformemente a quanto stabilito dalla normativa UE.
I contratti conclusi per telefono devono essere oggetto di un consenso scritto? In caso affermativo, è necessario farlo in un formato specifico (e-mail, lettera, ecc.)?
Quando un contratto a distanza deve essere concluso per telefono, il professionista deve confermare l'offerta al consumatore, il quale è vincolato solo dopo aver firmato l'offerta o dopo averla accettata per iscritto. Il professionista, inoltre, fornisce al consumatore la conferma del contratto concluso su un mezzo durevole, entro un termine ragionevole dopo la conclusione del contratto a distanza e al più tardi al momento della consegna dei beni oppure prima che l'esecuzione del servizio abbia inizio. L'art. 51, comma 7 del Codice del Consumo elenca le informazioni che devono essere inserite nella conferma (Vedi art. 51, commi 6 e 7, del Codice del consumo).
Un operatore può richiedere il pagamento durante il periodo di recesso di 14 giorni dopo che il consumatore ha firmato un contratto negoziato fuori dei locali commerciali?
Il professionista può richiedere il pagamento durante il periodo di recesso di 14 giorni a condizione che il consumatore, ai sensi dell’art. 57, comma 3, del Codice del Consumo abbia presentato una richiesta di attivazione della fornitura, prestazione del servizio o consegna del bene durante il periodo di recesso. Egli è responsabile del pagamento al professionista di un importo proporzionale a quanto è stato fornito fino al momento in cui il consumatore ha informato il professionista dell’esercizio del diritto di recesso.
Riferimenti normativi
Codice del Consumo:
- Articolo 47:(Esclusioni);
- Articolo 49:(Obblighi di informazione nei contratti a distanza e nei contratti negoziati fuori dei locali commerciali);
- Articolo 50:(Requisiti formali per i contratti negoziati fuori dei locali commerciali);
- Articolo 51:(Requisiti formali per i contratti a distanza);
- Articolo 52:(Diritto di recesso);
- Articolo 53:(Non adempimento dell'obbligo d'informazione sul diritto di recesso);
- Articolo 57:(Obblighi del consumatore nel caso di recesso);
- Articolo 59: (Eccezioni al diritto di recesso).