Nei contratti stipulati fuori dei locali commerciali e a distanza, e dunque anche in caso di acquisti online, il consumatore ha a disposizione lo strumento di tutela del diritto di recesso (anche detto “diritto di ripensamento”).
Il consumatore ha il diritto inderogabile e irrinunciabile di recedere da questi contratti entro 14 giorni dal giorno della consegna dei beni (e, nel caso di un unico acquisto di beni multipli, dal giorno della consegna dell’ultimo bene) senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo, se non il costo diretto della restituzione dei beni. Ciò sempre che il professionista non abbia concordato di sostenere anche questo costo o abbia omesso di informare il consumatore che tale costo fosse a suo carico.
Nel caso di contratto di servizi, il termine di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso decorre dal giorno della conclusione del contratto.
Il diritto di recesso può essere esercitato solo per contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali (art. 52 Codice del Consumo), pertanto non può essere esercitato nel caso di acquisti effettuati in negozio.
Vi è tuttavia un’eccezione: il diritto di recesso NON si applica ai contratti di modesta entità negoziati fuori dei locali commerciali (articolo 47, comma 2, Codice del consumo). Ai fini della qualificazione di un “contratto di modesta entità”, il limite previsto è pari a 50 euro, conformemente a quanto stabilito dalla normativa UE.
Entro quale termine può essere esercitato il diritto di recesso?
Il periodo per poter esercitare il diritto di recesso è di norma di 14 giorni.
Il periodo di recesso di 14 giorni è prolungato a 30 giorni, per i contratti conclusi nel contesto di visite non richieste di un professionista presso l'abitazione di un consumatore oppure di escursioni organizzate da un professionista con lo scopo o con l'effetto di promuovere o vendere prodotti ai consumatori (vedi art. 52 Codice del consumo).
Il periodo di recesso, inoltre, è esteso nel caso in cui il professionista non abbia adempiuto all’obbligo di informare il consumatore sull’esistenza del medesimo diritto, in violazione dell’art. 49, comma 1, lett. h) del Codice del consumo. In tale ipotesi il termine per il suo esercizio è esteso a dodici mesi, ulteriori rispetto ai 14 giorni iniziali.
Se il professionista fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso entro dodici mesi dalla conclusione del contratto (o in determinati casi da quando è acquisito il possesso) il periodo di recesso termina quattordici giorni dopo il giorno in cui il consumatore è stato informato (vedi art. 53 del Codice del consumo).
Sono previste delle eccezioni al diritto di recesso?
Sì, il diritto di recesso per i contratti a distanza e i contratti negoziati fuori dei locali commerciali è escluso, ad esempio, relativamente a:
- fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
- fornitura di beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni;
- contratti in cui il consumatore ha specificamente richiesto una visita da parte del professionista ai fini dell'effettuazione di lavori urgenti di riparazione o manutenzione. Se, in occasione di tale visita, il professionista fornisce servizi oltre a quelli specificamente richiesti dal consumatore e beni diversi dai pezzi di ricambio necessari per effettuare la manutenzione o le riparazioni, il diritto di recesso si applica a tali servizi o beni supplementari;
- contratti per la fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l'esecuzione è iniziata e, se il contratto impone al consumatore l'obbligo di pagare, qualora, tra gli altri, il consumatore abbia dato il suo previo consenso espresso a iniziare la prestazione durante il periodo di diritto di recesso.
(Per l'elenco completo vedi art. 59 del Codice del consumo)
I contratti conclusi per telefono devono essere oggetto di un consenso scritto? In caso affermativo, è necessario farlo in un formato specifico (e-mail, lettera, ecc.)?
Quando un contratto a distanza deve essere concluso per telefono, il professionista deve confermare l'offerta al consumatore, il quale è vincolato solo dopo aver firmato l'offerta o dopo averla accettata per iscritto. Il professionista, inoltre, fornisce al consumatore la conferma del contratto concluso su un mezzo durevole, entro un termine ragionevole dopo la conclusione del contratto a distanza e al più tardi al momento della consegna dei beni oppure prima che l'esecuzione del servizio abbia inizio. L'art. 51, comma 7, del Codice del Consumo elenca le informazioni che devono essere inserite nella conferma.
Un operatore può richiedere il pagamento durante il periodo di recesso di 14 giorni dopo che il consumatore ha firmato un contratto negoziato fuori dei locali commerciali?
Il professionista può richiedere il pagamento durante il periodo di recesso di 14 giorni a condizione che il consumatore, ai sensi dell’art. 57, comma 3, del codice del consumo abbia presentato una richiesta di attivazione della fornitura, prestazione del servizio o consegna del bene durante il periodo di recesso. Egli è responsabile del pagamento al professionista di un importo proporzionale a quanto è stato fornito fino al momento in cui il consumatore ha informato il professionista dell’esercizio del diritto di recesso.
Modalità di esercizio del recesso
Per esercitare il diritto di recesso il consumatore può:
- utilizzare il modello-tipo di recesso che si trova nell’Allegato I, parte B del Codice del consumo;
- presentare una qualsiasi dichiarazione esplicita della sua decisione di esercitare il proprio diritto di recesso;
- compilare e inviare elettronicamente il modulo di recesso tipo riportato all'allegato I, parte B, o una qualsiasi altra dichiarazione esplicita sul sito web del professionista. In tali casi, il professionista che abbia offerto tali opzioni comunica tempestivamente al consumatore una conferma di ricevimento, su un supporto durevole, del recesso esercitato.
Obblighi del professionista e del consumatore a seguito dell’esercizio del recesso
Il professionista deve rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore (eventualmente comprensivi anche delle spese di consegna) senza indebito ritardo e comunque entro 14 giorni dal giorno in cui il consumatore lo ha informato della decisione di recedere.
Nello stesso periodo il consumatore deve restituire i beni o comunque consegnarli al professionista o ad un terzo autorizzato dal professionista stesso.
È nulla qualsiasi clausola che preveda limitazioni al rimborso nei confronti del consumatore delle somme versate in conseguenza dell’esercizio del diritto di recesso.
Se, però, il consumatore sceglie espressamente un tipo di consegna diverso dal tipo meno costoso di consegna offerto dal professionista, il consumatore dovrà sostenerne i relativi costi supplementari (esempio: spedizione veloce, in 24 ore, ecc.).
Riferimenti Normativi:
- Articolo 47: (Esclusioni);
- Articolo 49: (Obblighi di informazione nei contratti a distanza e nei contratti negoziati fuori dei locali commerciali);
- Articolo 51: (Requisiti formali per i contratti a distanza):
- Articolo 52: (Diritto di recesso);
- Articolo 53: (Non adempimento dell’obbligo d’informazione sul diritto di recesso)
- Articolo 57: (Obblighi del consumatore nel caso di recesso)
- Articolo 59: (Eccezioni al diritto di recesso)
Questa pagina fa parte del portale Your Europe della Commissione europea.
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