Common Control Mark – Hallmarking Convention
Cos'è
Il Common Control Mark (CCM) è il primo marchio di garanzia internazionale per i manufatti dell’oreficeria introdotto dalla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi, che ha lo scopo di semplificarne la commercializzazione internazionale, riducendo gli oneri e le barriere all’esportazione e garantendo, al tempo stesso, un elevato livello di tutela del consumatore.
Su richiesta volontaria del produttore (non è un marchio obbligatorio), il CCM viene apposto dagli uffici del saggio metalli preziosi designati dagli Stati membri agli oggetti in platino, oro, palladio e argento, dopo averne verificato la finezza, secondo i metodi di prova concordati.
L’ufficio del saggio nazionale garantisce, in questo modo, che la purezza del metallo sia almeno quella indicata dal titolo e ciascun Stato membro consente l'importazione dei beni contrassegnati con il CCM senza sottoporli ad ulteriori controlli e marchiature, se tali articoli sono idonei per il mercato interno.
Lo scopo della verifica effettuata da un ente di controllo terzo è quello di proteggere il consumatore dalle truffe e di garantire una concorrenza leale tra produttori e rivenditori.
ll CCM consiste nella rappresentazione di una bilancia in rilievo su uno sfondo rigato, all’interno di un contorno geometrico variabile, a seconda che sia abbinato con l’indicazione del titolo e con il marchio indicante il metallo prezioso ovvero che sia apposto solo come marchio di conformità.
Per maggiori informazioni e per vedere i modelli dei marchi è possibile consultare la sezione dedicata della Hallmarking Convention (in inglese)
Obiettivi e attività
L’adesione dell’Italia alla Convenzione sui metalli preziosi, divenuta effettiva il 15 dicembre 2023, rappresenta un’opportunità di sostegno all’export dei gioielli Made in Italy: le imprese italiane del settore orafo-argentiero possono rivolgersi agli uffici del saggio metalli preziosi istituiti presso i laboratori di analisi abilitati delle Camere di commercio di Alessandria-Asti, Arezzo-Siena e Vicenza per far controllare e marchiare i propri prodotti che potranno, così, accedere direttamente al mercato interno dei 21 Stati membri (nonché di altri paesi che lo riconoscano) senza essere sottoposti ad ulteriori controlli.
Gli Stati membri sono:
- Austria
- Croazia
- Cipro
- Repubblica Ceca
- Danimarca
- Finlandia
- Ungheria
- Irlanda
- Israele
- Lettonia
- Lituania
- Olanda
- Norvegia
- Polonia
- Portogallo
- Regno Unito
- Serbia
- Slovacchia
- Slovenia
- Svezia
- Svizzera.
Congiuntamente al CCM, gli uffici del saggio appongono anche il marchio identificativo della produzione nazionale che per lo Stato italiano è individuato nell’Italia Turrita (di cui all'art. 34, co. 1, D.P.R. 30 maggio 2002, n. 150), un segno distintivo del Made in Italy nel mondo che è la personificazione nazionale dell'Italia, nell'aspetto di una giovane donna con il capo cinto da una corona muraria completata da torri, da cui il termine "turrita", all'interno di un cerchio sotto il quale è posto un cartiglio riportante la sigla della provincia dell’ufficio del saggio, come rappresentato di seguito.
Normativa
- Legge 15 maggio 2023, n. 55 (gazzettaufficiale.it) - Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in materiali preziosi, con Allegati, fatta a Vienna il 15 novembre 1972
Uffici del Saggio in Italia
- Ufficio del Saggio della Camera di Commercio di Alessandria-Asti
- Ufficio del Saggio della Camera di Commercio di Arezzo-Siena
- Ufficio del Saggio della Camera di Commercio di Vicenza
Per maggiori informazioni