Primo confronto su crisi aziendali, banda larga, fondi per la crescita
Si è svolto oggi, in videoconferenza, il primo confronto sul tema delle attività produttive tra le Regioni e il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.
Numerosi i punti all’ordine del giorno, dai tavoli di crisi aziendali, alle difficoltà per lo sviluppo della banda larga in diversi territori del Paese, ai fondi a disposizione per la crescita che non sono unicamente quelli del Recovery.
Il ministro ha promesso impegno per sbloccare alcune situazioni. In primis sul capitolo delle crisi aziendali per le quali ha firmato, i primi giorni di marzo, con il Ministero del Lavoro un accordo per riattivare una struttura specializzata che si occupi della questione.
Giorgetti ha annunciato, inoltre, che ci saranno nuove misure sul credito per le aziende nel prossimo decreto, che sarà approvato in coincidenza con il Def. Ha invitato i rappresentanti delle Regioni che hanno partecipato all’iniziativa a un maggiore coordinamento per utilizzare al meglio risorse e interventi per crescita e sviluppo che non sono solo nel Recovery ma anche nei bilanci delle stesse Regioni, nel fondo di coesione europea è in capitoli di spesa dello Stato.
Il Ministro ha esortato le Regioni, inoltre, a utilizzare al meglio tutte le possibilità che offre lo strumento della Next Generation (dove è indispensabile un’azione coordinata delle regione per non disperdere forze e progetti) ma senza tralasciare altre strade e possibilità. Per questo ha invitato tutti a formare un tavolo tecnico per un confronto continuo e in tempi brevi.
Sulla questione della banda ultralarga ha ribadito che la politica, a tutti i livelli, deve cambiare passo per evitare che si creino cittadini di serie A e B visto il permanere della diversa copertura nel Paese dove ancora esistono zone che non sono raggiunte dalla rete. “Tutti espongano i loro progetti - ha detto il Ministro - e dicano cosa sono in grado di fare per poter accedere a finanziamenti che stanno per scadere”.
Infine la questione del pass vaccinale, in queste ore discusso anche dal presidente del Consiglio in ambito europeo: anche su questo c’è un invito a fare attenzione: “ci sono dei profili delicati. Se siamo in grado di avere un’uniformità vaccinale è un conto, altrimenti si rischia di discriminare fasce di popolazioni che non riescono ad accedere ai vaccini anti Covid e che resterebbero penalizzati”. Sulla programmazione delle riaperture di fiere ed eventi Giorgetti ha lanciato un alert su una possibile concorrenza sleale di alcuni soggetti che scipperebbero il “know how” alle nostre eccellenze.
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