Il ministro: “Area strategica per gli investimenti in Italia”.
“Decisivo il ruolo del Qatar per il rilascio degli ostaggi, lavoriamo per la de-escalation”
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è atterrato questa mattina a Doha, capitale del Qatar, dove svolgerà la prima tappa della missione nella Penisola Arabica che toccherà anche l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.
“Un’area strategica per gli investimenti esteri in Italia” secondo Urso, che incontrerà a Doha il Ministro del commercio e dell’industria Al Thani, oltre a una delegazione della comunità economica e finanziaria qatarina.
Nel corso della giornata, Urso incontrerà inoltre Rachid Mohamed Rachid, a.d. di Mayoola for Investments, fondo della famiglia reale qatarina che ha già investito molto sul real estate e sul settore della moda in Italia. In serata sarà già a Riad e subito dopo ad Abu Dhabi.
“Il Qatar sta svolgendo un ruolo decisivo per le trattative sul rilascio degli ostaggi a Gaza e quindi per la de-escalation nell’area del Medioriente su cui tutti siamo impegnati. Siamo nella fase decisiva: anche il rafforzamento dei rapporti economici e commerciali, insieme alle partnership industriali con il Qatar e con i paesi del Golfo, possono contribuire alla strategia del coinvolgimento che Italia ed Europa perseguono”, ha dichiarato il ministro Urso.
“Questo vale sicuramente per l’intera area mediorientale in cui bisogna spegnere prima possibile i focolai di guerra, ma anche nel continente africano in cui Qatar, Emirati e Arabia Saudita possono svolgere un ruolo importante anche in riferimento al nostro Piano Mattei”.
L’interscambio commerciale tra Italia e Qatar sta registrando una crescita significativa, e nel 2022 ha raggiunto il record storico di 7,69 miliardi di euro, il valore più alto mai registrato, secondo nell’area del Golfo solo a quello che l’Italia ha con l’Arabia Saudita.
“Siamo fiduciosi che i nostri rapporti possano da subito consolidarsi in una partnership strategica anche per le nostre catene produttive. Stiamo operando per rendere l’Italia sempre più attrattiva per gli investimenti esteri, attraverso strumenti ad hoc come lo sportello unico dedicato agli investitori stranieri, che finalmente possono rivolgersi a un punto di riferimento dedicato a facilitare, indirizzare e sburocratizzare le procedure” ha affermato il ministro. “In questo contesto il Fondo sovrano italiano che stiamo realizzando con il ddl Made in Italy, può essere lo strumento giusto per fare un ulteriore salto di qualità, decisivo, proprio con il Qatar e gli altri Paesi del Golfo”.